Riceviamo e pubblichiamo il racconto di Laura Crovetto, una ragazza che ha partecipato al corso di arrampicata libera base AL1 del 2022 e le cui parole ci fanno immenso piacere!
“Arrampicare”
Il verbo in sé lascia intendere un’immagine o un’idea di ascensione che parte da un punto e guarda verso l’alto. Immaginando adesso, in qualunque parte del mondo o posto ci troviamo, di chiudere gli occhi e vedere davanti a noi una parete fatta di roccia, qualche pianta e segno di vegetazione, fessure, insetti (eh già 😉) intagli particolari della parete e soprattutto una cosa che subito balza all’occhio: l’altezza.
Poi?
Arrampicare è molto più di un verbo legato all’atto in sé di innalzarsi o meglio raggiungere un punto per dirigersi verso un altro. Arrampicare significa immergersi in un ambiente di montagna e natura sempre diverso e vario per colori, odori, condizioni del terreno, del tempo e ovviamente della roccia. La roccia, una parete di roccia che quando la guardiamo si presenta immediatamente per la propria imponenza, silenziosa autorevolezza e impervia maestosità.
Queste sono state le mie prime sensazioni e impressioni che la parete mi ha suscitato la prima volta che l’ho osservata. La prima volta, la prima vera volta che ho preso consapevolmente coscienza di che cosa avessi di fronte, ero al corso AL1 della Falc.
First reaction, shock!
Ma è stato proprio grazie al corso che ho imparato che “arrampicare” è un’attività sportiva veramente speciale che mette in connessione la parete e tutto ciò che la circonda con se stessi. La consapevolezza di sé nell’arrampicata è tutto. Al corso ce l’hanno detto fin dall’inizio: si arrampica con la testa e il corpo. Non esiste un istante in cui queste due componenti non siano in completa sintonia ed equilibrio.
All’inizio pensavo che fosse la forza, più della mente, a permettere di raggiungere traguardi sempre più ardui e lontani. Invece ho imparato guardando e ascoltando con attenzione gli istruttori e osservatori del corso, che la forza non è che un pezzo di un puzzle molto più grande, fatto di moltissime sfumature, dimensioni e forme. Equilibrio, stabilità, elasticità, dinamicità, resistenza, forza e allenamento non possono andare molto lontano senza la capacità di saper trasformare i propri limiti in occasioni di crescita e spunti per migliorare: il talento infatti senza impegno, coraggio, forza di volontà, conoscenza dei propri limiti e delle proprie forze, autocontrollo e perseveranza non basta. Non l’ho detto io ma qualcuno che ne sa più di me… 😉
Non mi reputo assolutamente un’esperta di arrampicata ma negli anni ho imparato, fin da bambina, a saper rispettare la montagna nella sua natura maestosa ma pericolosa. Il rischio non è mai zero, purtroppo, ma è fondamentale saper conoscere innanzitutto se stessi e dove, quando, come e perché si sta andando.
Vorrei solo trasmettere a coloro che leggono queste poche parole quanto sia stato formativo e incredibilmente bello il corso AL1 in Falc. Si è creato un ambiente veramente speciale tra allievi e istruttori: ogni uscita e lezione teorica è stata un’occasione per imparare, confrontarsi, sorridere, divertirsi e migliorare.
Arrampicare? Per me è stato innanzitutto una scoperta di me stessa e voglia di arrivare sempre più alto e sempre meglio. “In tutte le cose della Natura esiste qualcosa di meraviglioso” questo lo diceva un famoso greco… però aggiungo che l’arrampicata in Falc non è assolutamente da meno! 😊