Mi piacerebbe essere come musica: diffondere delle armonie universali e personali allo stesso tempo, vagare per cieli, case, muri, persone, lingue, montagne e sommità lontane, fuori dal tempo e dallo spazio.
Se fossi musica, mi piacerebbe ascoltassi la melodia più splendida che questo mondo possa immaginare.
Mi piacerebbe che la melodia che ti arrivasse fosse ricca di emozioni, di avventure, di fotografie che raccontano di viaggi, volti e luoghi incredibili. Mi piacerebbe pensarti adesso con il tuo van, l’immancabile macchina fotografica, la tua timida bontà d’animo, il tuo sorriso… in viaggio per terre lontane che ancora devono essere scoperte.
Mi piacerebbe che in qualche modo ti arrivi tutto quello che proviamo adesso: ricordi dolorosamente pieni di affetto, ma accompagnati da un vuoto che non trova spiegazioni. Mi piacerebbe che soffusi momenti di pace e conforto possano, pur per pochi istanti, accompagnare questi ricordi perché forse è questo che vorresti: sorrisi, generosità, gentilezza, spirito d’avventura, di vita, d’amore e di assaporare tutte le bellezze che ci circondano.
Se non riuscissimo a “suonare” questo stato d’animo, aiutaci a ricordarci quanto la vita, gli amori e tutte le nostre individuali particolarità siano preziose. Vivere d’amore e di gioia dovrebbe essere un diritto per tutti. Forse queste parole sono un modo per salutarti, ricordando l’amico che eri e che sarai per noi guardandoci da un altro dei tuoi viaggi.
Mi piacerebbe semplicemente dirti che ci mancherai molto, che ti vogliamo tanto bene e che hai lasciato un pezzo di te in tutti noi.
Buon viaggio Matte.